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Come capire se tuo figlio è vittima di bullismo

Nessun genitore vuole vedere soffrire suo figlio. Eppure, a volte, rifiutiamo l’evidenza di alcuni sintomi importanti che possono svelarci una situazione di disagio. Ecco alcuni possibili segnali che possono aiutarti a capire se tuo figlio, o tua figlia, è vittima di bullismo.

Ti trovi qui: Home / genitori e figli / Come capire se tuo figlio è vittima di bullismo
vittima di bullismo

19 Gennaio 2019 da //  by GenitorinRete Lascia un commento

A cura di Sergio Albertini

Qualcosa non va. Lo sai. Lo senti. Perché tuo figlio non si comporta più come prima? È strano. Ma sì, è solo l’età. E se non fosse così, se invece fosse vittima di bullismo?

Il bullismo è un male oscuro, con radici che attecchiscono in fretta. Si nutre di emozioni negative, le stesse da cui nasce. Fa paura e ti spaventa, perché non sai come riconoscerlo e, anche quando accade, non sai come agire.

Nessun genitore vuole vedere soffrire suo figlio. Eppure, a volte, rifiutiamo l’evidenza di alcuni sintomi importanti; campanelli d’allarme che richiamano la nostra attenzione e a cui non possiamo o non vogliamo credere. Perché non può essere: non a mio figlio.

Ora, però, prendiamo il coraggio a due mani e, insieme, cerchiamo di far luce sui possibili segnali che possono aiutarti a capire se tuo figlio è vittima di bullismo.

Vittima di bullismo: gli indicatori che fanno scattare l’allarme

È possibile che tu possa pensare di avere un dialogo splendido con tuo figlio. C’è sincerità e rispetto, parlate di tutto: questo è bellissimo. Ma devi considerare che spesso, le vittime di bullismo, e cyberbullismo, tendono a rinchiudere la sofferenza all’interno di sé, avvolta in un manto di silenzio. Così, mentre tuo figlio è divorato da un disagio sempre più profondo, rischi di non accorgerti di nulla.

Il bullismo si manifesta in forme diverse. Può essere diretto, quando si insorge attraverso forme di aggressività fisica e verbale, ripetuta e intenzionale. Oppure, può essere indiretto, quando tende a escludere dal gruppo e calunniare la vittima, con la diffusione di pettegolezzi. Ma il bullismo si manifesta anche in modo strumentale, quando la prevaricazione porta all’estorsione di denaro o beni materiali. È un male tentacolare che sopprime l’empatia e agisce in mutevoli modi, sia nella realtà che nel digitale.

Reale e digitale sono ormai un’unica dimensione da cui possiamo trarre enormi benefici, ma nella quale si moltiplicano pericoli sempre più insidiosi e subdoli.

Nel cuore di ogni vita c’è un incontro che ci salva, e nella storia dei nostri figli dobbiamo fare di tutto per esserci noi a quell’incontro. Ci aspetta un compito difficile, spesso ingrato, ma dobbiamo allontanare l’orgoglio e la supponenza; paraocchi, come armi a doppio taglio, che finiscono per ferire le nostre famiglie.

Indicatori di possibili atti di bullismo

Dunque, quali sono gli indicatori che possono aiutarti a capire se tuo figlio è vittima di bullismo?

Ne abbiamo parlato con il dott. Michele Dal Bo, psicologo psicoterapeuta e analista comportamentale, nonché membro fondatore della community GenitorinRete, e abbiamo preparato una lista di possibili campanelli d’allarme.

Ti trovi davanti a probabili segnali, che manifestano la presenza di azioni di bullismo, quando tuo figlio, o tua figlia:

  • torna casa con i vestiti sgualciti, o strappati, e presenta lividi o tagli;
  • perde ripetutamente i suoi oggetti, o sono spesso rotti;
  • non fornisce spiegazioni convincenti ai due punti precedenti;
  • c’è un repentino cambiamento del suo comportamento e tende a isolarsi dai suoi pari durante o dopo la scuola;
  • inizia a manifestare malesseri fisici, come inappetenza, mal di testa o mal di stomaco ed è riluttante ad andare a scuola;
  • soffre di disturbi del sonno;
  • appare spesso insicuro, ansioso o triste;
  • mostra improvvisi sbalzi di umore;
  • ha un calo improvviso del suo rendimento scolastico.

Tutti questi indicatori sono spie che rivelano un disagio. Forse è solo un momento di transizione, forse sta succedendo qualcosa che lo turba e non riesce a manifestarlo apertamente. Il dialogo è sempre la soluzione da perseguire, ma non è certo facile instaurarlo con chi è vittima di bullismo o cyberbullismo.

vittima di bullismo
Il dialogo è la strada giusta per comprendere e aiutare la vittima di bullismo.

Vittima di bullismo: la ricerca del dialogo è la soluzione giusta

Instaurare un dialogo con una vittima di bullismo è difficile, perché il suo atteggiamento sarà di chiusura verso l’esterno. Una forma inconscia di esclusione, scarsa collaborazione e tendenza a ripetere i comportamenti esistenti.

C’è bisogno di pazienza, è necessario saper aspettare i tempi dei nostri figli e pensare che stanno soffrendo: aprirsi con noi è un ulteriore sforzo, che trova ostacolo anche nella paura.

È necessario aprire le porte di una “zona franca” in cui incontrare la vittima di bullismo e instaurare un dialogo privo di pregiudizi, in cui ascoltarla e mostrarle la nostra fiducia. Serve un ambiente empatico e confidenziale che favorisca l’autostima e la consapevolezza.

Come genitori dobbiamo stare attenti a non sottovalutare il bullismo e agire il prima possibile. Può essere un percorso complesso, ma va affrontato, altrimenti rischia di lasciare aperte ferite che nel tempo finiscono per minare la qualità del futuro dei nostri figli.

Se hai dei sospetti, se tuo figlio, o tua figlia, manifesta un comportamento che riflette alcuni, o anche solo uno, degli indicatori che ti abbiamo riportato: non ignorarlo. Non farti fregare dalla vergogna o dalla paura, la vita di tuo figlio è troppo preziosa.

Se hai dei timori, perché non sai come fare, rivolgiti a degli esperti che possano aiutare tuo figlio e la tua famiglia. Nella pagina – Risorse – trovi i numeri utili per chiedere un supporto e alcune fonti che possono aiutarti a comprendere meglio il problema.

Archiviato in:genitori e figli Contrassegnato con: bullismo, cyberbullismo

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