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Smartphone e gestione del tempo: come dare il buon esempio

Ti trovi qui: Home / genitori e figli / Smartphone e gestione del tempo: come dare il buon esempio
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24 Dicembre 2019 da //  by GenitorinRete Lascia un commento

A cura di Ale Ziliotto

L’utilizzo dello smartphone ha invaso completamente la tua vita. Dal mattino alla sera (ma anche di notte) e per ogni ambito dei tuoi interessi sembra che tutta la tua vita passi attraverso il display luminoso del tuo smartphone.

Dai gruppi WhatsApp, ai social, alle mail, alla ricerca di informazioni, la tua vita è scandita dal suono delle notifiche. È un costume talmente radicato che quasi non ci fai più caso: interrompi quello che stai facendo per vedere a cosa corrisponde quel “dlin” del telefono. E questo indipendentemente da quello che stai facendo: stai scrivendo una mail, stai parlando con un amico, stai preparando la cena, stai giocando con tuo figlio, magari stai anche guidando. Tanto sono pochi secondi, cosa vuoi che sia?

Tempo e utilizzo dello smartphone: l’impatto delle interruzioni

In realtà questi pochi secondi hanno un impatto enorme:

  • se per ogni notifica che ricevi sommi i secondi di attenzione dedicati, ti renderai conto a fine giornata di quanto tempo hai passato con il telefono in mano;
  • nel momento in cui prendi il telefono, il tuo cervello viene catturato da un sistema che è programmato proprio per trattenere la tua attenzione. Quei pochi secondi si trasformano in minuti e in ore;
  • interrompere quello che stai facendo fa precipitare la tua produttività. Quando ritorni “sul pezzo” non ti ricordi più cosa stessi facendo e a che punto eri arrivato. Si chiama multitasking ed è l’illusione di poter fare più cose contemporaneamente. In realtà stai passando da una cosa all’altra facendo male entrambe;
  • non sei più tu a controllare il telefono ma è il telefono che controlla la tua vita, scandendo la tua giornata con interruzioni e disturbi;
  • la conclusione di questa carrellata è che sei perennemente distratto e con metà cervello in ostaggio di un pensiero fisso: “mi è arrivato un messaggio”, “vediamo se ho delle notifiche”, “mi è sembrato di sentire la vibrazione”.

Se questo vale per gli adulti, a maggior ragione vale per i ragazzi. Il telefono è una specie di prolunga e sembra che i ragazzi non possano più vivere senza. Il risultato è che sono distratti e soprattutto non si annoiano mai, perché tutto il loro tempo è riempito dalla vita che scorre online (i neuroscienziati sostengono che la noia sia fondamentale per sviluppare la creatività).

Le parole non bastano

La soluzione potrebbe essere facile: basterebbe dire ai figli di staccarsi dal telefono. Purtroppo, non basta dire loro cosa fare. Serve, prima di tutto, dare il buon esempio e una nuova cultura: un’educazione all’utilizzo del telefono. Per arrivare però a parlare di educazione, cultura o nuove regole, serve una maggior consapevolezza. E questa deve partire dal mondo dei grandi.

Sono gli adulti che, per primi, devono imparare ad avere un rapporto più̀ “sano” con la tecnologia. È necessario capire quando è positivo, e permette di vivere e lavorare meglio, o quando, invece, è dannoso e malsano. Stare attaccati allo smartphone non è sbagliato in sé, quello che va valutato è se si tratti di una scelta consapevole o di un’abitudine (direi quasi una dipendenza).

Se stai 4 ore su Facebook, non è giusto o sbagliato in generale, ma ti devi chiedere: volevo stare 4 ore su Facebook o non me ne sono nemmeno accorto? A tale proposito guarda il video di Daniela Lucangeli, neuroscienziata che parla proprio di abitudini e dipendenza legati al telefono.

tempo-utilizzo-smartphone
Tempo e utilizzo dello smartphone: crea delle zone in casa “Smartphone free”

Tempo e utilizzo dello smartphone: come dare il buon esempio

Nel mio lavoro aiuto le persone a organizzare meglio le giornate, per avere più tempo. Un grande aiuto arriva affrontando proprio il tema legato all’utilizzo dello smartphone.

Ti elenco 5 cose che puoi fare da subito per migliorare il tuo rapporto con il telefono, avere più tempo e, soprattutto, essere di esempio a tuo figlio. Il modo più efficace di educare non è con le parole, ma con l’esempio del proprio comportamento.

#1 Verifica a fine giornata quanto hai usato il telefono

Ci sono delle app che lo fanno (Quality Time per Android o Moment per iPhone) e i nuovi telefoni hanno questa funzione già integrata. Verifica quante volte hai sbloccato il telefono e quanti minuti (ore?) hai trascorso su WhatsApp, Facebook, ecc. La stessa cosa la puoi verificare con tuo figlio a fine giornata. Puoi creare delle sfide per diminuire ogni giorno il tempo passato nelle singole app.

Questa è la fase della consapevolezza ed è fondamentale per accorgersi delle cose e decidere di mettere in atto un cambiamento. Se ti rendi conto che passi tre ore sui social, ma ti lamenti di non aver tempo per leggere o di andare in palestra, ecco che hai già la soluzione.

#2 Fai una cosa alla volta

Se stai scrivendo una mail, se sei al telefono, se stai parlando con qualcuno, se stai giocando con tuo figlio: fai solo quello. Silenzia il cellulare e non farti distrarre. Ci metterai meno tempo a fare le cose e aumenterai la qualità del tempo che vivi.

#3 Disabilita internet quando stai facendo qualcosa di importante

Allontana il telefono, disabilita internet o disabilita le notifiche. Se devi essere reperibile per l’asilo di tuo figlio o per la tua famiglia, con la modalità “non disturbare” il telefono blocca tutto tranne le telefonate dei numeri “preferiti”. Ti basterà impostare alcuni numeri come “preferiti” e non avrai più l’ansia di vedere se ha chiamato la scuola di tuo figlio;

#4 Dedica un tempo prestabilito alla vita social

Decidi quanto tempo vuoi dedicare a Facebook, o Instagram, e fai quello senza spezzettare durante tutto il giorno l’accesso a queste app. All’inizio potresti sentire un po’ di ansia, perché pensi di perderti chissà quale aggiornamento, ma poi ti renderai conto che non ti stai perdendo proprio niente! (si chiama FOMO, una nuova sindrome che sta per Fear of Missing Out e indica proprio l’ansia di pensare di rimanere tagliati fuori);

#5 Crea delle zone in casa “Smartphone free”

Decidi delle zone dove il telefono non può entrare, come la camera da letto nelle ore notturne o la sala da pranzo quando si sta tutti insieme a tavola.

Per i genitori il cellulare è visto ancora come un grande gioco divertente. E in parte è ancora vero. Ma ci si deve anche rendere conto che il suo utilizzo sta cambiando radicalmente tantissime abitudini e non è detto che siano tutte positive.

Gestione del tempo e utilizzo dello smartphone: opportunità consapevole

La tecnologia rappresenta un’opportunità e una grande libertà, ma solo se usata con consapevolezza. Per questo gli adulti giocano un ruolo fondamentale in un momento storico delicato: devono essere i primi a diventare consapevoli, per poi riuscire a trasmettere, con l’esempio, un modo più sano di approcciarsi alla tecnologia.

Se vuoi approfondire i temi legati all’organizzazione personale puoi seguire Ale Ziliotto, consulente di organizzazione personale, sul blog di Organizzatessen.

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